Chi ha spesso le gambe gonfie può alleviare il disturbo con esercizi che lavorano sul micro-circolo venoso.

Nella pianta del piede c’è una fitta rete di vasi capillari che viene spremuta in fase di appoggio e dalla quale inizia la risalita del sangue venose verso il cuore. Se c’è un’alterazione dell’appoggio plantare causato da problematiche postulali o di altro tipo, il ritorno venoso potrebbe essere compromesso, creando un po’ di ristagno negli arti inferiori.

Nel video, Laura Meneguzzi, personal trainer e osteopata delle nostre palestre di Verona, mostra come svolgere alcuni esercizi per prevenire e ridurre il gonfiore alle gambe.

Esercizi per ridurre il gonfiore alle gambe

1. Il primo esercizio che consigliamo consiste nel rilascio della fascia plantare utilizzando lo strumento del rullo, ma eseguibile anche con una semplice pallina da tennis.
   Massaggiate la pianta del piede, con movimenti non troppo veloci dando un po’ di carico agli arti inferiori, per dare modo ai tessuti di rilasciare i liquidi. Se ci sono dei punti particolarmente doloranti soffermatevi su questi.
2. Il secondo passo è la spremitura del sangue a partire del polpaccio, una procedura consigliata prima di iniziare gli esercizi che prevedono il rinforzo delle gambe. L’esercizio da eseguire in questo caso prevede di posizionarsi in piedi, appoggiati ad un supporto per migliorare la stabilità, ed alzarsi sulle punte dei piedi e riappoggiare poi i talloni a terra.

Quando si allenano le gambe, un altro consiglio è quello di non eseguire esercizi troppo statici per non creare eccessiva pressione a livello dei capillari delle cosce. Alternate nel vostro allenamento esercizi di potenziamento gambe, come gli affondi in movimento, con esercizi che potenziano per esempio braccia e spalle.

Cosa fare a fine allenamento

A compimento del vostro allenamento, ma anche prima di andare a letto, restate con le gambe in scarico, in posizione alta.

Potete eseguire l’esercizio con il bacino a terra, o, per aumentarne l’efficacia, con il supporto di un rullo o di un cuscino da posizionare sotto il bacino per sollevarlo leggermente d terra.

Un ultimo consiglio bonus, è quello di utilizzare, per l’esecuzione dell’esercizio di scarico, il separa dito da smalto, che, mantenendo le dita separate, va ad attivare tutte le catene muscolari che partono dalle dita. Eseguite una respirazione diaframmatica lenta, perché va a promuovere il ritorno venoso.